L’assassinio di Commodo apre ad un periodo di crisi di governo che vede susseguirsi in rapida successione una serie di imperatori di breve durata e di usurpatori: il prefetto del pretorio Pertinace, il ricco senatore Didio Giuliano, i pretendenti Pescennio Nigro e Clodio Albino. Da questo periodo turbolento emergerà la figura di Settimio Severo, nativo di Leptis Magna e capostipite della dinastia severiana, che regnerà, nei suoi due rami africano e siriano, quasi ininterrottamente fino al 235.
L’assassinio di Commodo apre ad un periodo di crisi di governo che vede susseguirsi in rapida successione una serie di imperatori di breve durata e di usurpatori: il prefetto del pretorio Pertinace, il ricco senatore Didio Giuliano, i pretendenti Pescennio Nigro e Clodio Albino. Da questo periodo turbolento emergerà la figura di Settimio Severo, nativo di Leptis Magna e capostipite della dinastia severiana, che regnerà, nei suoi due rami africano e siriano, quasi ininterrottamente fino al 235.